L’analisi di comparabilità è, di fatto, il cuore della documentazione sul transfer pricing. È spesso l’unico punto oggetto di contestazione nelle verifiche fiscali ed è un’attività tanto strategica quanto laboriosa. In particolare:
- Richiede il vaglio e l’analisi di centinaia di soggetti potenzialmente comparabili.
- Comporta attività ripetitive come la lettura di descrizioni d’impresa o la visita a decine di siti web.
- È vulnerabile a errori, bias cognitivi e soggettività.
- Impiega risorse junior in compiti a basso valore aggiunto, rallentando il lavoro ad alto impatto consulenziale.
Anche gli strumenti esistenti, come i database commerciali, offrono dati grezzi ma richiedono ancora screening manuali, calcoli isolati e un intervento umano intensivo.